EXHIBITION
dal 7 Maggio al 3 Luglio 2016
Ackerman lavora unicamente col bianco e nero e crea visioni enigmatiche dense di significato. Il suo tratto distintivo sono le immagini blurred, termine generico che significa nebuloso, o confuso, e che in fotografia racchiude sia lo sfuocato sia il mosso. Questa personale raccoglie una selezione delle immagini più significative dell’artista, quelle in cui sono più evidenti le sue angosce e i suoi dubbi.
A cura di Serena Del Soldato e Claudio Composti
In collaborazione con mc2gallery (Mi)
Michael Ackerman è nato a Tel Aviv il 3 settembre 1967. Nel 1974 emigra a New York. Tra il 1993 e il 1997 viaggia spesso in India e le fotografie qui scattate sono oggetto del suo primo libro End Time City (Delpire, 1999), che ottiene il Prix Nadar nel 1999. Dal 1997 entra a far parte dell’Agence e Galerie VU' di Parigi. Attualmente è rappresentato da mc2gallery (Milano). Sin dalla sua prima esibizione nel 1999 è chiaro che l’approccio alla fotografia di Michael Ackerman è nuovo, radicale e unico. Michael Ackerman cerca – e trova – nel mondo che attraversa, riflessioni della sua vita personale, dei suoi dubbi e delle sue angosce. Nel 1998 gli viene conferito il prestigioso Infinity Award for Young Photographer dell’International Center of Photography di New York. Da allora ha esposto in numerose città sia in Europa sia negli Stati Uniti. Le sue fotografie fanno parte di importanti collezioni a livello internazionale. Il suo ultimo libro Half Life è stato pubblicato nel 2010 da Robert Delpire ed è la terza opera di Michael Ackerman. Negli ultimi anni Ackerman ha tenuto workshops e masterclasses all’ICP di New York, alla Neue Schule Fur Fotografie a Berlino e in varie altre scuole e istituzioni nel mondo.