NICOLAS HAVETTE / FORTUNES

EXHIBITION

dal 24 Marzo al 10 Giugno 2018


A cura di Francesco Mutti
Testo di Francesco Mutti

FORTUNES è un'indagine artistica sul territorio, che oscilla tra fotografia documentaria e arte collaborativa. Questa esperienza è un processo creativo sviluppato e condiviso da Nicolas Havette, artista e curatore francese. Nel marzo 2018, è stato invitato a LABottega come primo artista in residenza. Durante due settimane ha esplorato il paesaggio e la vita di Pietrasanta creando una mitologia documentaria collaborativa.

Ha intitolato, il primo capitolo della sua residenza: "Sur les hauteurs, seul"

Come reazione umana, quando si approda in ​​un nuovo posto, il cervello cerca subito di trovare dei punti di riferimento. Poi, lentamente, "addomestica" il luogo e crea le proprie tracce, la propria mitologia.

L'attenzione si direziona sempre più sui dettagli, facendo apparire all'improvviso cose che non si erano mai notate prima, l'attenzione cambia focus e le diverse esperienze si integrano costituendo una personale mappa mentale, dando una personale identità ai luoghi. A seconda della propria storia, età, attività, il modo di leggere il mondo cambia in un' evoluzione costante. Nella mostra FORTUNES / Pietrasanta si possono ritrovare diverse opere che riconducono all'esperienza dell'artista connessa a questo lasso di tempo.

Il secondo capitolo è intitolato: "Pietrasanta, ensemble"

Durante due giorni, un gruppo di 15 partecipanti ha collaborato con l'artista nella realizzazione di disegni partecipativi ispirati alle personali esperienze legate a Pietrasanta. Alcune persone hanno portato vecchie immagini da album di famiglia che ritraevano attività in spiaggia, ritratti di bambini o ritratti di famiglia. Queste immagini rappresentano un ben definito livello della loro esperienza del territorio: il ricordo. Usando quei ricordi insieme alle fotografie odierne, i partecipanti hanno creato disegni collettivi, delineando in questo modo una prospettiva collaborativa su Pietrasanta. Questo workshop è stato anche un momento d'incontro in cui i partecipanti hanno condiviso le proprie esperienze, riunendo persone dai 7 ai 65 anni.

Il terzo capitolo è intitolato: "La mort du Caravage, heureux celui qui n'a pas de patrie"

Durante la conoscenza del territorio versiliese, l'artista stava leggendo il libro di poesie di Hanna Arendt "Heureux celui qui n'a pas de patrie".

In questo capitolo la cultura, la letteratura e le testimonianze storiche sulla storia europea, sono diventati per l'artista un nuovo livello di interpretazione dell'attuale panorama locale.

Mentre un giorno, durante una passeggiata sul mare, la radio narrava della morte di Caravaggio su una spiaggia italiana. Questi tre momenti, il racconto alla radio, il libro e l'esperienza fisica sul mare, sono diventati uno. E il pensiero di essere solo una persona che cammina sulla spiaggia, come molte altre persone intorno, ha lasciato il posto alla fantasia di camminare sulle tracce di una delle più grandi pensatrici del XX secolo e del famoso pittore del Rinascimento che ha utilizzava uno sfondo nero per descrivere la vita (e la morte) delle persone comuni.

L'ultimo disegno fatto durante la residenza riguarda il modo in cui lo sfondo culturale può essere una cornice per nascondere la materialità fisica di ciò che ci circonda.

Ringraziamo Agata Massaro, Alice Manfredi, Angela Sinatti, Costanza Tarabella, Elena Guidi, Giuditta Kazantijs, Laura Gibellini, Matilda Pellegrini, Melissa Poini, Marina Massaro, Nicoletta Cerasomma, Sandra Kovach, Wanda D'Onofrio, Valerio Masin per aver fatto parte di questa esperienza.

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